
Il recruiting marketing per le aziende è una tattica di selezione del personale innovativa, perfetta per trovare tra tanti il candidato ideale!
Il mondo del lavoro sta cambiando velocemente, così come i processi per la selezione del personale. Con la specializzazione delle mansioni e la nascita di nuovi ruoli – parallelamente all’iper-digitalizzazione dei processi lavorativi – le aziende hanno dovuto affrontare sempre di più la necessità di ideare nuove strategie per reclutare dipendenti dotati di skill adeguate e di conoscenze aggiornate.
Se da un lato trovare il lavoro giusto non è facile per i lavoratori, anche i selezionatori devono portare avanti un piano mirato per individuare la persona ideale tra centinaia, se non migliaia di candidature. Ogni progetto aziendale necessita infatti di professionisti esperti e in possesso di doti tecniche e trasversali non sempre facili da trovare. Per questo motivo negli ultimi anni il settore del reclutamento e la disciplina del marketing si sono fuse nel recruiting marketing, una pratica aziendale che – proprio come avviene per il marketing – mette in atto strategie mirate per attrarre forza lavoro in target.
Oggi gli specialisti delle HR devono quindi possedere ottime competenze digitali, che possono essere valutate e potenziate con il programma di Braavery.
Ma cos’è il recruiting marketing per le aziende e su quali tecniche si basa?
Recruiting e marketing: una contaminazione vincente
Nel corso degli anni il mondo del recruiting e quello del marketing si sono mantenuti distanti, interessati ad agire in contesti differenti. Oggi sono proprio tali contesti a fondersi, determinando un rapido avvicinamento tra selezione del personale e strategie di marketing. Il candidato non è più solo un potenziale lavoratore interessato a ciò che un’azienda ha da offrire, ma comincia ad assumere sempre più l’atteggiamento tipico di un consumatore, per il quale il brand rappresenta un prodotto o un servizio da valutare attentamente.
Le risorse digitali consentono di condurre ricerche sempre più approfondite e mettono a disposizione dei canditati una mole incredibile di informazioni su ciò che l’azienda rappresenta nel proprio settore. In questi termini candidarsi per un posto di lavoro significa investire tempo ed energie, che devono essere impiegate in modo il più possibile mirato. Il recruiting marketing per le aziende sfrutta questo impiego di risorse per presentare la propria offerta agli utenti interessati.
Secondo le statistiche il 35% di coloro che sono alla ricerca di un nuovo impiego trascorrono una media di 1-2 ore per condurre ricerche sull’azienda di riferimento. Tra le persone prese in esame per l’analisi una percentuale del 60% afferma che grazie a queste ricerche riusciranno a determinare se candidarsi o meno1.
Questo frenetico scambio di informazioni mette le aziende nelle condizioni di agire in tempi rapidi per assumere il candidato più competente, individuando un target mirato e stabilendo strategie efficaci, in parte ispirate alle metodologie del marketing. Il recruiting marketing per le aziende serve ad assumere le persone giuste, non solo in grado di svolgere correttamente il ruolo assegnato ma anche intraprendenti e in linea con i valori del brand, è fondamentale per far sì che l’organismo aziendale funzioni e che raggiunga i propri obiettivi.
Il segreto per potenziare l’azienda è rivolgersi ai candidati proprio come se fossero clienti. Per farlo non bastano più i metodi tradizionali, come gli annunci di lavoro o le sezioni del sito aziendale dedicate al reclutamento del personale: l’offerta deve passare per i canali che gli utenti sfruttano di più e basarsi su una strategia personalizzata.
I social media e le piattaforme digitali possono offrire alle aziende ottime opportunità per raccogliere informazioni sui potenziali candidati e un terreno fertile per lanciare campagne di social marketing efficaci2.
Recruiting marketing per le aziende: comunicazione e personalizzazione nel processo di selezione
Se l’obiettivo del processo di selezione è reclutare forza lavoro rilevante tramite il marketing, il mezzo per raggiungerlo non può che essere una comunicazione valida e personalizzata.
Un’azienda in grado di condurre con successo una campagna di recruiting marketing non deve porsi sul mercato come una delle tante opzioni possibili per un candidato, ma deve raggiungere quest’ultimo coinvolgendolo con contenuti a lui diretti e facendo leva sui suoi bisogni e sui suoi obiettivi lavorativi.
La creazione di contenuti rilevanti, mirati e di qualità, ha lo scopo di aumentare il coinvolgimento dei candidati e di offrire loro tutte le informazioni che stanno cercando: reputazione dell’azienda, organizzazione, mission e valori, benefici e compensi.
Le tecniche di marketing in questo senso hanno lo scopo di selezionare il pubblico di derivazione più adatto e di comprenderne le caratteristiche, stabilendo così quali contenuti possano essere più rilevanti e in che modo possano essere condivisi e pubblicizzati3.
Come avviene per il marketing e, più nello specifico, nel marketing digitale, il processo di selezione deve basarsi sui canali che gli utenti scelgono di utilizzare di più, non necessariamente per la ricerca di lavoro. Questi consentono una facile raccolta di informazioni e semplificano i contatti tra selezionatore e candidato.
Condivisione di contenuti e campagne adv personalizzate permettono di avere un forte impatto sulla psicologia dei candidati, attirando la loro attenzione su ciò che l’azienda ha da offrire e ottenendo così un vantaggio sulle aziende concorrenti.
Non è solo la sponsorizzazione di offerte di lavoro sempre più personalizzate a permettere all’azienda di essere più visibile agli occhi dei potenziali interessati. Fondamentale è anche potenziare la propria brand awareness, ossia il modo in cui l’azienda viene percepita dagli utenti. Il recruiting marketing per le aziende fa della brand awareness un’arma cruciale, poiché è proprio il mondo digitale (social network e siti web) che permette a un’impresa di diffondere un’immagine di sè il più possibile attraente al pubblico.
Curare il proprio sito web aziendale, la pagina di contatti e la brand identity è il primo passo per apparire professionali, ma anche rafforzare la presenza social è importante, poichè con una strategia mirata e pochi clic è possibile raggiungere un target molto ampio e fidelizzare rapidamente il pubblico su Linkedin, Facebook, Instagram e Twitter.
Non è più solo il candidato dunque a dover potenziare la propria immagine di sè per dimostrare di essere in possesso di ottime competenze, ma è l’azienda a dover fare lo stesso. Sta avvenendo un graduale passaggio di potere decisionale dai reclutatori ai lavoratori, soprattutto quando questi sono professionisti affermati alla ricerca di un cambio di carriera o di una posizione più in linea con le loro skills4.
Portare avanti una buona strategia di recruiting marketing per le aziende richiede tempo, impegno e risorse adeguate, ma può condurre i selezionatori all’assunzione dei talenti migliori per un ruolo.
Soprattutto in alcuni settori in forte crescita – tra cui spiccano le posizioni che richiedono ottime competenze digitali – non è facile trovare dipendenti all’altezza, per questo motivo una volta assunti è altrettanto importante assicurarsi che le loro skill siano sottoposte a processi di aggiornamento. Per restare sempre al passo con i tempi è possibile valutare le proprie competenze con programmi mirati come lo skill assessment di Braavery, al quale possono seguire corsi di formazione personalizzati.
Sabrina Bocchino