
In occasione della Festa della Donna, oggi 8 marzo 2023 alle ore 13:00, è stato firmato il protocollo d’intesa tra Braavery SpA Società Benefit e il Municipio I Centro di Roma Capitale.
La cerimonia si è svolta presso la sede del Municipio I in Via Petroselli.
A sottoscrivere il protocollo d’intesa sono stati il CEO di Braavery SpA Claudio Barbabietola, il Presidente dell’Organismo di Vigilanza di Braavery SpA Domenico Pavone, la Presidente del Municipio Lorenza Bonaccorsi, il Direttore Generale Pasquale Pelusi e la Consigliera Daniela Spinaci.
Il Protocollo sottoscritto prevede la concessione di 100 Borse di Studio interamente finanziate da Braavery SpA, a valere su percorsi formativi denominati “Master d’Impresa”, finalizzati ad un percorso di passaggio dalla semi autonomia alla autonomia per donne che hanno intrapreso un percorso di fuoriuscita dalla violenza domestica ed a ragazze e ragazzi poco abbienti meritevoli di proseguire negli studi dopo la scuola.
I destinatari delle Borse di Studio potranno così partecipare ai corsi di formazione di Braavery SpA che sono articolati sui seguenti temi:
- Sviluppo comportamentale
- Sviluppo personale
- Raggiungere gli obiettivi
- Comunicazione
- Leadership
- Gestione operativa
- Gestione strategica
Si tratta di percorsi formativi estremamente pragmatici che mirano a specializzare le persone nell’ambito delle soft skills, oggi ritenute elemento fondamentale da ricercare in coloro i quali vogliono entrare a far parte di un’organizzazione.
Per determinare il percorso formativo più idoneo per ciascun partecipante si eseguiranno dei test di skill assessment, attraverso i quali le persone saranno in grado di frequentare solo i corsi di formazione effettivamente utili per svolgere determinati compiti o mansioni per cui potranno candidarsi.
La formazione consentirà, specialmente alle donne del Centro Anti Violenza, di disporre di strumenti utili per potersi inserire nel mondo del lavoro. In aderenza alla mission del Centro Anti Violenza: “fare di ogni donna una persona valorizzata, autorevole, economicamente indipendente, ricca di dignità e saggezza: una donna che conosca il valore della differenza di genere e operi in solidarietà con le altre donne”.
Per la selezione delle persone che beneficeranno delle borse di studio, il Municipio I Roma Centro attiverà dei procedimenti di evidenza pubblica, per garantire la massima trasparenza e pari opportunità ai potenziali candidati.
Braavery SpA è orgogliosa di perseguire le finalità della propria mission in qualità di società benefit, ponendo al centro della propria attività l’impegno sociale e ambientale. La società ha deciso di concedere alle donne protette del Centro Anti Violenza di Roma 100 borse di studio interamente finanziate, dimostrando così la propria attenzione e il proprio sostegno per le donne che subiscono violenza.
Le borse di studio offerte da Braavery SpA rappresentano un’importante opportunità per le donne che hanno subito violenza, permettendo loro di acquisire nuove competenze e di costruire un futuro più sereno e indipendente. Grazie a questa iniziativa, le donne del Centro Anti Violenza potranno accedere a percorsi formativi di qualità, sviluppare le proprie capacità e potenzialità, favorendo così il loro inserimento nel mondo del lavoro e il superamento delle difficoltà causate dalla violenza subita.
La scelta di Braavery SpA di finanziare interamente le borse di studio dimostra l’impegno della società nel promuovere una cultura della responsabilità sociale d’impresa e di contribuire in modo concreto al benessere della comunità in cui opera. In questo modo, Braavery SpA si conferma come un’azienda attenta alle esigenze della società e impegnata a sostenere iniziative che promuovono la parità di genere, la tutela dei diritti umani e il rispetto dell’ambiente.
La firma del protocollo d’intesa rappresenta dunque un momento importante per l’impegno di Braavery SpA nella promozione dell’emancipazione delle donne e nella lotta contro la violenza di genere. La società si impegna a continuare a lavorare per la realizzazione di iniziative volte a migliorare le condizioni di vita delle donne e a promuovere la cultura dell’inclusione e della diversità.
Per dare evidenza concreta del fenomeno della violenza sulle donne si riportano i dati ISTAT di seguito:
il 31,5% delle 16-70enni (6 milioni 788 mila) ha subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale: il 20,2% (4 milioni 353 mila) ha subìto violenza fisica, il 21% (4 milioni 520 mila) violenza sessuale, il 5,4% (1 milione 157 mila) le forme più gravi della violenza sessuale come lo stupro (652 mila) e il tentato stupro (746 mila).
Ha subìto violenze fisiche o sessuali da partner o ex partner il 13,6% delle donne (2 milioni 800 mila), in particolare il 5,2% (855 mila) da partner attuale e il 18,9% (2 milioni 44 mila) dall’ex partner. La maggior parte delle donne che avevano un partner violento in passato lo hanno lasciato proprio a causa delle violenza subita (68,6%). In particolare, per il 41,7% è stata la causa principale per interrompere la relazione, per il 26,8% è stato un elemento importante della decisione.
Il 24,7% delle donne ha subìto almeno una violenza fisica o sessuale da parte di uomini non partner: il 13,2% da estranei e il 13% da persone conosciute. In particolare, il 6,3% da conoscenti, il 3% da amici, il 2,6% da parenti e il 2,5% da colleghi di lavoro.
Le donne subiscono minacce (12,3%), sono spintonate o strattonate (11,5%), sono oggetto di schiaffi, calci, pugni e morsi (7,3%). Altre volte sono colpite con oggetti che possono fare male (6,1%). Meno frequenti le forme più gravi come il tentato strangolamento, l’ustione, il soffocamento e la minaccia o l’uso di armi. Tra le donne che hanno subìto violenze sessuali, le più diffuse sono le molestie fisiche, cioè l’essere toccate o abbracciate o baciate contro la propria volontà (15,6%), i rapporti indesiderati vissuti come violenze (4,7%), gli stupri (3%) e i tentati stupri (3,5%).
Le forme più gravi di violenza sono esercitate da partner, parenti o amici. Gli stupri sono stati commessi nel 62,7% dei casi da partner, nel 3,6% da parenti e nel 9,4% da amici. Anche le violenze fisiche (come gli schiaffi, i calci, i pugni e i morsi) sono per la maggior parte opera dei partner o ex. Gli sconosciuti sono autori soprattutto di molestie sessuali (76,8% fra tutte le violenze commesse da sconosciuti).
Le donne straniere hanno subìto violenza fisica o sessuale in misura simile alle italiane nel corso della vita (31,3% e 31,5%). La violenza fisica è più frequente fra le straniere (25,7% contro 19,6%), mentre quella sessuale più tra le italiane (21,5% contro 16,2%). Le straniere sono molto più soggette a stupri e tentati stupri (7,7% contro 5,1%). Le donne moldave (37,3%), rumene (33,9%) e ucraine (33,2%) subiscono più violenze.
Le donne straniere, contrariamente alle italiane, subiscono soprattutto violenze (fisiche o sessuali) da partner o ex partner (20,4% contro 12,9%) e meno da altri uomini (18,2% contro 25,3%). Le donne straniere che hanno subìto violenze da un ex partner sono il 27,9%, ma per il 46,6% di queste, la relazione è finita prima dell’arrivo in Italia.
Donne dai 16 ai 70 anni che hanno subito nel corso della vita violenza fisica o sessuale da un uomo per tipo di autore, tipo di violenza subita e cittadinanza. Anno 2014 (per 100 donne con le stesse caratteristiche)
TIPO DI VIOLENZA | Partner attuale o ex (a) | Non partner (b) | Totale (b) | ||||||
Italiane | Straniere | Totale | Italiane | Straniere | Totale | Italiane | Straniere | Totale | |
Violenza fisica o sessuale | 12,9 | 20,4 | 13,6 | 25,3 | 18,2 | 24,7 | 31,5 | 31,3 | 31,5 |
Violenza fisica | 11,0 | 18,2 | 11,6 | 12,3 | 12,6 | 12,4 | 19,6 | 25,7 | 20,2 |
Violenza sessuale | 5,5 | 9,1 | 5,8 | 18,3 | 9,7 | 17,5 | 21,5 | 16,2 | 21,0 |
Stupro o tentato stupro | 2,2 | 4,2 | 2,4 | 3,3 | 4,6 | 3,4 | 5,1 | 7,7 | 5,4 |
Stupro | 1,8 | 3,8 | 2,0 | 1,1 | 2,0 | 1,2 | 2,8 | 5,3 | 3,0 |
Tentato stupro | 1,0 | 2,1 | 1,1 | 2,5 | 2,9 | 2,5 | 3,3 | 4,6 | 3,5 |
(a) per 100 donne con partner attuale o precedente | |||||||||
(b) per 100 donne dai 16 ai 70 anni |
Sabrina Bocchino