In Mondo aziendale

Oggi, 6 settembre 2021, l’Assemblea ordinaria dei soci ha deliberato l’approvazione del Modello Organizzativo di Gestione 231.

Il modello di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del decreto legislativo 8 giugno 2001 n. 231 (di seguito il “Modello 231”) è adottato da Braavery SpA per evidenziare le aree e le modalità con le quali si possono realizzare i reati previsti dal Decreto Legislativo n. 231/2001 (attività di risk assessment e risk management) al fine di prevenire tali reati e di elaborare un Modello Organizzativo coerente con la specifica attività aziendale.

Si rileva, ad ogni modo, che i modelli organizzativi previsti dal D.Lgs.n.231/01 non costituiscono, per l’organizzazione, nulla di nuovo poiché l’attività svolta è sostanzialmente caratterizzata da un proprio sistema di controllo particolarmente rigoroso basato sull’implementazione di un Sistema di Gestione Integrato in accordo alle norme:

  • UNI EN ISO 9001:2015
  • UNI EN ISO 14001:2015
  • UNI EN ISO 45001:2018

di cui il Modello Organizzativo 231 descritto nel presente Manuale è parte integrante.

Ulteriormente, l’azienda ha adottato il Codice di autoregolamentazione dei dati personali con il quale intende assicurare che il trattamento dei dati personali avvenga in conformità al Regolamento europeo 679/2016 ed alle modifiche apportate dal D.Lgs.n.51/2015 e D.Lgs.n.85/2016.

L’azienda ha effettuato un riscontro delle strutture organizzative interne già attive ed operanti per verificarne la rispondenza, anche formale, al dettato del D.Lgs.n.231/01 ed integrare il Modello 231 nel Sistema di Gestione Integrato.

Il Modello Organizzativo aziendale si concretizza in un articolato sistema piramidale di principi e procedure che si può descrivere sinteticamente come segue:

Codice Etico

In esso sono rappresentati i principi generali (trasparenza, correttezza, lealtà) di cui si ispira lo svolgimento e la conduzione degli affari.

Sistema di controllo interno

È l’insieme degli strumenti volti a fornire una ragionevole garanzia in ordine al raggiungimento degli obiettivi di efficienza e di efficacia operativa, affidabilità delle informazioni finanziarie e gestionali, rispetto delle leggi e dei regolamenti, nonché salvaguardia del patrimonio sociale anche contro possibili frodi. Il sistema di controllo interno si fonda e si qualifica su alcuni principi generali, appositamente definiti nell’ambito del Modello Organizzativo, il cui campo di applicazione si estende trasversalmente a tutte le diverse funzioni dell’azienda.

Attività di controllo interno

Sono state elaborate per tutti i processi operativi a rischio e per i processi strumentali. Tali attività presentano un’analoga struttura che si sostanzia in un complesso di regole volte ad individuare le principali fasi di ogni processo, i reati che possono essere commessi in relazione ai singoli processi, le specifiche attività di controllo per prevenire ragionevolmente i correlativi rischi di reati, nonché appositi flussi informativi verso l’OdV al fine di evidenziare situazioni di eventuale inosservanza delle procedure stabilite nei modelli di organizzazione.

Gli schemi di controllo interno sono stati elaborati alla luce di tre regole cardine e precisamente:

  1. La separazione dei ruoli nello svolgimento delle attività inerenti ai processi
  2. La tracciabilità delle scelte ovvero la costante visibilità delle stesse al fine di consentire l’individuazione di precisi punti di responsabilità e la motivazione delle scelte stesse
  3. L’oggettivazione dei processi decisionali nel senso di prevedere che nell’assumere decisioni si prescinda da valutazioni meramente soggettive facendosi invece riferimento a criteri precostituiti.

Il Modello Organizzativo, peraltro, si completa con l’istituzione di un OdV che, come previsto dall’Articolo 6 del D.Lgs.n.231/2001, deve essere dotato di autonomi poteri di iniziativa e di controllo al fine di vigilare sul funzionamento, l’efficacia e l’osservanza del Modello Organizzativo stesso curandone, altresì, il costante aggiornamento.

Tale profilo è ulteriore condizione per l’applicazione dell’esimente prevista dalla norma.

Il Manuale descrive la struttura del Modello Organizzativo con cui l’azienda intende attuare e tenere sotto controllo le proprie attività al fine di prevenire la realizzazione dei reati secondo quanto previsto dal D.Lgs.n.231/01.

Scopo del presente documento è quello di definire il Modello 231 aziendale:

  • Definendo un sistema organizzativo chiaro e formalizzato
  • Assegnando poteri (autorizzazioni e firme) coerenti con le responsabilità gestionali dell’azienda
  • Stabilendo procedure per la registrazione, l’autorizzazione e la verifica di ciascuna operazione ritenuta critica
  • Istituendo un Organismo di Vigilanza dotato di poteri autonomi di iniziativa e controllo
  • Definendo le procedure di comunicazione al personale
  • Formando il personale sulle caratteristiche del Modello 231 e sulle responsabilità di ciascuno.

Il Modello 231 è parte integrante del Sistema di Gestione Integrato Qualità, Ambiente e Sicurezza adottato dall’azienda.

Il Modello 231 si applica a tutti i settori di attività ed a tutti i processi aziendali che presentano potenzialmente fattori di rischio in relazione alla realizzazione dei reati previsti dal D.Lgs.n.231/01.

Sabrina Bocchino

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